Bonus infanzia: Le madri lavoratrici, anche autonome, hanno la facoltà di richiedere un contributo economico (cd. voucher asili nido o baby-sitting) in sostituzione, anche parziale, del congedo parentale.
Bonus asilo nido: i genitori hanno la facoltà di richiedere un contributo un contributo di massimo 1.000 euro, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in possesso dei requisiti richiesti.
Per approfondire le tematiche, potete accedere al sito dell’Inps oppure prendere contatti con un CAAF.