A chi è rivolto
Tutte le mamme che non lavoravano al momento del parto
Tutte le mamme che non lavoravano al momento del parto
Con la legge 232/2016, lo Stato da la possibilità di sostenere la genitorialità riconoscendo dei contributi alle famiglie con bambini che usufruiscono di servizi per la prima infanzia.
Rivolgersi al CAF CGN o CAF CISL, per la redazione della domanda e il calcolo dell'importo
Per accedere al servizio, assicurati di avere:
Un assegno erogato dall'INPS
La domanda va presentata entro sei mesi dalla data di nascita
Il servizio è gratuito
Puoi prenotare un appuntamento e presentarti presso gli uffici.
Bonus infanzia: Le madri lavoratrici, anche autonome, hanno la facoltà di richiedere un contributo economico (cd. voucher asili nido o baby-sitting) in sostituzione, anche parziale, del congedo parentale.
Bonus asilo nido: i genitori hanno la facoltà di richiedere un contributo un contributo di massimo 1.000 euro, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in possesso dei requisiti richiesti.
Per approfondire le tematiche, potete accedere al sito dell’Inps oppure prendere contatti con un CAAF.
Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.